Pensando alla parola matematica la prima cosa che mi viene alla mente è il mio excurus scolastico, quindi il mio rendiemento nella materia e gli insegnanti che mi hanno accompagnato dall'elementari all'università. Mi vengono in mente le gare per le equivalenze e la risoluzione dei problemi alle elementari, e le difficoltà che mi hanno portato fino al disinteresse e allontanamento da essa fino al recupero, finalizzato però sempre alla salvezza!!!
Con una riflessione più attenta invece mi rendo conto di come nella quotidianità siamo contornati da numeri, e come abbiamo a che fare per diverse ore della giornata con la matematica. Si pensi ai propri orari giornalieri, alla spesa, alle trasmissioni televisive, alle ricette... Inoltre la vita personale di ogni individuo ha i suoi numeri, dalla propria data di nascita a quella dei propri cari o di qualche avvenimento importante, ai numeri di telefono e gli indirizzi più frequenti e così via dicendo.
Con una riflessione più attenta invece mi rendo conto di come nella quotidianità siamo contornati da numeri, e come abbiamo a che fare per diverse ore della giornata con la matematica. Si pensi ai propri orari giornalieri, alla spesa, alle trasmissioni televisive, alle ricette... Inoltre la vita personale di ogni individuo ha i suoi numeri, dalla propria data di nascita a quella dei propri cari o di qualche avvenimento importante, ai numeri di telefono e gli indirizzi più frequenti e così via dicendo.
Da cosa parte questa riflessione?
Dai lavori "noi e i numeri" e "io e la matematica", che devo dire sono serviti afarmi vedere la matematica sotto un'altra veste... Non mi ero veramente mai accorta, o meglio non avevo mai valutato la matematica in altro modo che si discostasse dal suo essere materia di studio... eppure per pochi!!!