lunedì 29 dicembre 2008
domenica 28 dicembre 2008
Per tanto per chi come me non può certo definirsi un mostro del computer è già tantoche sono riusita a capire come funziona... a dire il vero i lavori che ho fatto non mi soddisfano pienamente... sono certo che avrei potuto essere più chiara in quello che volevo dire...ma credo che la verità sia dovuta al fatto che sono una persona per un certo senso logorroica che non tralascia troppo i particolari nel raccontare le cose... figuriamoci con il sintetizzare tutto in una mappa... Comunque ci ho provato... credo che col tempo riuscirò a perfezionare anche la modalità di effettuare le mappe...anche perchè vuoi mettere il risparmio di tempo per studiare o ricordare tra lo scrivere un romanzo e sintetizzare per parole chiave e concetti e collegarli semplicemente con delle frecce!!!! Almeno credo...
sabato 27 dicembre 2008
- il processo di insegnamento-apprendimento;
- il supporto a studenti con disturbi di apprendimenti e quindi bisognosi di concetti chiave da capire e collegare fra loro;
- la gestione di contenuti;
- la raccolta di appunti;
- l'analisi di documenti;
- lo studio di siti web.
Le mappe concettuali possono essere prodotte sia in formato cartaceo che in formato digitale. Utilizzare strumenti software comporta comunque alcuni vataggi specifici, come l'intrinseco valore motivante dell'informatica : il pc assieme a dei software permette infatti di lavorare con immagini, simboli, forme, testi, suoni, filmati, rendendo i processi di apprendimento scolastico più divertenti e motivanti perchè più simili agli apprendimenti realizzati in contesti extrascolastici.
tra gli strumnti per la creazione di mappe concettuali vi è CmapTools.
venerdì 26 dicembre 2008
un frattale è un oggetto geometrico che si ripete nella sua struttura allo stesso modo su scale diverse ovvero, non cambia aspetto. Caratteristica questa che viene indicata con il termine auto-similarità.
1. autosimilarità (come visto sopra), ossia : F è unione di copie di sè stesso su scale differenti;
f(x(t),y(t)) = 0
la quale descrive la posizione del punto sulla curva al variare del tempo t.
La costruzione dei frattali, invece si basa nvece su un algoritmo.
" Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l'argomento più il mistero aumenta »
(BenoitnMandelbrot)
martedì 23 dicembre 2008
Lo scopo del gioco è quello di far scendere le forme verso il fondo(potendo nella discesa ruotare e spostare il tetramino a destra o a soinistra), occupando tutti gli spazi incastrando le forme tra loro. Mano a mano che si completano le righe, queste spariscono e fanno conquistare punti.
sabato 20 dicembre 2008
Occorrente
1) un foglio a quadretti;
2) una riga;
3) una matita;
4) un paio di forbici.
procedura:
1) disegnare un quadrato con la matita e la
riga (contando i quadretti);
2) tracciare con la riga le linee;
ottengono così i 7 pezzi del tangram
martedì 16 dicembre 2008
Il genio dell'informatica che ho scelto si chiama Massimo Marchiori, chi è?
Se dico google viene in mente qualcosa?
Si lo so che i nomi legati al motore di ricerca sono altri... Ma da dove è venuto fuori?
Tutto parte da hyper searc, un motore di ricerca che basava i risultati sulla relazione che lega la singola pagina col resto del web. Da qui nasce l'algoritmo Page Rank da cui è nato appunto google.
...quindi se un 38enne italiano non avesse dato vita ad hypersearc google non ci sarebbe...
Il genio che ha fatto ciò è appunto Massimo Marchiori, oggi, pur se cortegiattissimo dall'America, Professore all'Università di Padova con uno stipendio di circa 2000 euro al mese...
Ma per chi volesse saperne di più sul personaggio consiglio la visione del filmato che si trovasul sito :
giorgiotomasetti/blogspot.com/2008/12/massimo-marchiori-si racconta.html
Si tratta di un'intervista di Marchiori rilasciata ad una trasmissione di Rai3 .. e comunque il web è ricco di suoi filmati su argomenti diversi sia del mondo dell'informatica che di quello scolastico... (volevo caricare il video ma il mio pc troppo lento non ce l'ha fatta!!! )
consiglio pertanto un altro video che si trova in:
e una visita al sito del suo fan club in
mm.fanclub.altervista.org
Non scrivo altro perchè per conoscere bene un informatico la cosa migliore da fare è navigare in rete alla ricerca di notizie e video e garantisco che su You Tube vi sono tanti video che riguardano Marchiori...
lunedì 15 dicembre 2008
Con il termine Iper QQ viene indicata una serie di applicazioni di Iperlogo basate sulla metafora del quaderno a quadretti, con la quale è possibile insegnare ai bambini a leggere, scrivere e anche di programmare trattandoli come piccoli scienziati.
QQ storie si presenta come un ambiente in cui è possibile scrivere delle storie ipermediali interattivo di tipo costruttivo sulla matematica.
Per lavorare su QQ storie è necessario entrare nelle storie già presenti, sceglierne una ed entrarci dentro, modificarla con l'aggiunta di disegni e il cambiamento della narrazione. Si rinomina poi la storia e se ne prende possesso.
da: www.imparareaimparare.com
Detto in questo modo sembra tutto molto facile, in realtà non nego le difficoltà che abbiamo incontrato nel mettere in pratica quanto letto...
chissà se riusciremo a superarle....!!!!
giovedì 11 dicembre 2008
ecco il grande geometra.. Termine abbastanza riduttivo per definire il grande genio qui nella foto: si tratta di Bruno Munari.
L'anno scorso ho partecipato con la scuola dove lavoro ad una mostra a lui dedicata... La definirei estrosa, strana, particolare... Ricordo che tutto è iniziato con una sedia, elegantissima a vederla ma con un piccolo particolare: l'inclinazione in avanti dello spazio dedicato alla seduta...Il nome della sedia la dice tutta: sedia per visite brevi!!
Un po' stravagante il signor Munari, ma anche molto originale... si pensi alla famosa lampada Falkland realizzata con la collaborazione di una ditta di calze da donna... O alle così dette macchine inutili (di cui un esempio nella foto in alto)...
Ma preferisco sia lui stesso con delle sue frasi celebri a raccontarsi, se lo facessi io tralascerei il suo intelligente umorismo....
"Quando tutto è arte niente è arte"
"Il designer ristabilisce oggi il contatto, da tempo perduto, tra arte e pubblico, tra arte intesa in senso vivo e pubblico vivo. Non più il quadro per il salotto ma l’elettrodomestico per la cucina. Non ci deve essere un’arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare. Se quello che usiamo ogni giorno è fatto con arte (non a caso o a capriccio) non avremo niente da nascondere"
"Saper vedere per saper progettare"
"(...) nella realtà, tutti quelli che hanno la stessa apertura visiva e vedono il mondo nello stesso modo, non hanno osservazioni diverse da comunicarsi.Solo chi ha una apertura uisiva diversa vede il mondo in un altro modo e può dare al prossirno una informazione tale da allargargli il suo campo visivo .Mescolate quindi i disegni, cambiate i colori degli occhi, abituiamoci a guardare il mondo con gli occhi degli altri"
"Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. (...) La semplificazione è il segno dell'intelligenza, un antico detto cinese dice: quello che non si può dire in poche parole non si può dirlo neanche in molte
"Conservare l'infanzia dentro di sé per tutta la uita, vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la uoglia di comunicare " "I bambini di oggi sono gli adulti di domani/ aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi/ aiutiamoli a suiluppare tutti i sensi/ aiutiamoli a diventare più sensibili/ un bambino creativo è un bambino più felice. "
"Quando qualcuno dice:questo lo so fare anch'io,vuol dire che lo sa rifarealtrimentilo avrebbe già fatto prima. »
"Un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. - Noi non facciamo lampade, signore. - Vedrete che le farete. E così fu"
"la fantasia, l'invenzione, la creatività pensano, l'immaginazione vede"
"La rivoluzione va fatta senza che nessuno se ne accorga"
"il problema non è quello di ringiovanire, ma di restare vivi sempre"
"Mu-nari in giapponese vuol dire fare nulla"
martedì 9 dicembre 2008
La numerazone in base 3 è una notazione posizionale che utilizza solo 3 cifre: 0,1,2.
Sembra un concetto un po' strano perchè culturalmente siamop abituati a ragionare in base 10.
E' comunque possibile convertire un numero ternario (come vengono chiamati in numeri in base 3) in base 10, per farlo occorre tener presente che da destra verso sinistra la prima posizione della cifra corrisponde alla potenza 3^0, la seconda alla potenza 3^1, la terza alla potenza 3^2 e la quarta alla potenza 3^3.
si avrà, per tanto che una terzina corrisponde a 3 unità (in un insieme), un nonetto corrisponde a 6 unità (2 insiemi più un insieme che li racchiude).
Ma vediamo come fare per trasformare un numero in base 10 in uno in base 3.
Innanzi tutto è necessario eseguire divisioni per 3 partendo dal numero dato e riutilizzando come dividendo, ad ogni passaggio successivo, il quoziente ottenuto dalla divisione precedente. I resti interi ottenuti da queste divisioni, scritti nell'ordine inverso in cui sono stati ottenuti fornscono il numero codificato.
Per esempio il numero 17 in base 10, in base 3 diventa:
17:3=5 resto 2
5:3= 1 resto 2
1:3= 0 resto 1
scrivendo in ordine inverso i numeri ottenuti si avrà 122, che sarà per l'appunto il numero n base 3 corrispondente al nostro 17 in base 10.
A fare questa prova il gruppo delle Mattematiche ha inglobato un quarto elemento, Attilo il cane di Elena che ci ha permesso, pur con lo sguardo non troppo convinto, di effettuare l'esercizio con i suoi biscotti preferiti.., per cui è doveroso rendergliene merito:
Grazie mille Attilio